l Castello Medievale sorge nella Valle Subequana, a 653 m s.l.m., nel suggestivo Borgo di Gagliano Aterno, in posizione dominante sul Borgo stesso e sulla valle sottostante. Anche a Gagliano, come a Castelvecchio Subequo è tangibile la presenza francescana (il Monastero di Santa Chiara, il Miracolo dell'Acqua) che ha segnato in maniera permanente la storia e la cultura del luogo.
I fondatori di Gagliano Aterno furono i De Aquila, conti di Celano, che iniziarono anche la costruzione del castello tra il XII e XIII secolo. Nel 1328 il castello fu ampliato da Isabella d'Aquino, contessa di Celano, discendente dei De Aquila per parte materna. Il feudo di Gagliano Aterno con l'annesso castello seguì quindi le sorti della contea e nel corso del tempo passò dunque per eredità diretta ai vari membri della casata dei Berardi e poi alle sue famiglie di derivazione: Piccolomini, Barberini, Pietropaoli ed infine dei marchesi Lazzeroni che ne sono tutt'ora i proprietari. Nel 1216 fu ospite del Castello San Francesco d'Assisi e lo straordinario episodio è ricordato da una lapide. A Gagliano Aterno, San Francesco compì il "Miracolo dell'acqua" di cui parla il biografo di Francesco, Tommaso da Celano nel "Trattato dei miracoli". Nella Cappella gentilizia intitolata a San Nicola di Bari, si conserva il corpo di Santa Fiorenza che il Principe Maffeo Barberini Colonna fece traslare dal Cimitero di San Callisto.
La struttura, come oggi si presenta, è ritenuta uno dei castelli meglio conservati d'Italia, un organismo architettonico stratificato e complesso. E' caratterizzato da una doppia cinta muraria a forte scarpatura, che ne ricorda l'iniziale utilizzo militare. La cinta più interna è coronata da merlatura guelfa e agli angoli presenta torrioni di rinforzo cilindrici e una torre poligonale, simile ad un puntone. Oltre quest'ultima cortina, si sviluppa l'edificio costituito da più corpi di fabbrica gravitanti intorno ad un suggestivo cortile, circondato da portico e loggetta al piano nobile con affreschi secenteschi da cui emerge un ritratto di Marcantonio Colonna e nello sfondo la battaglia di Lepanto. Bella anche la scenografica scalinata a giorno che conduce agli appartamenti del primo piano. Dal Castello di Gagliano Aterno si gode di una splendida vista su tutto l'Abruzzo interno.