Il castello di Zumelle si trova in provincia di Belluno, presso l'abitato di Tiago in comune di Mel in Provincia di Belluno.
Simbolo del territorio zumellese, è il meglio conservato di tutta la Valbelluna
Sembra che un primo nucleo di Zumelle fosse stato completato già nel 46-47 d.C., quando i Romani si accingevano a consolidare la loro influenza nella zona della Valbelluna, conquistata nel I secolo a.C. La costruzione si ergeva in posizione strategica, controllando i transiti di un'arteria stradale che giungeva dalla pianura attraverso il passo di Praderadego, forse la via Claudia Augusta Altinate o, più probabilmente, una sua variante.
All'epoca delle invasioni barbariche il castello divenne il perno del sistema difensivo locale, che aveva il compito di garantire i collegamenti tra Feltre e Ceneda.
Secondo la leggenda le fortificazioni, ridotte ormai a rovine, furono rifondate da Genserico, uomo fidato di Amalasunta regina degli Ostrogoti. Fuggito in seguito all'assassinio della sovrana, Genserico prese in moglie l'ancella Eudosia e si stabilì presso la nuova fortezza. Dal suo matrimonio sarebbero nati due gemelli, donde il toponimo Zumelle[2].
Per tutto l'Alto Medioevo il castello fu coinvolto in sanguinose lotte feudali. La miccia fu innescata quando nel 737 Liutprando, re dei Longobardi, fece il vescovo cenedese Valentino signore di Zumelle con le corti di Valmarino, Serravalle, Fregona, Reganzuolo, Cordignano, Cavolano e Formica. La cosa scatenò una controversia con Giovanni, vescovo-conte di Belluno, che già controllava queste terre.
Ricostruito nel 1311 da Rizzardo da Camino, signore di Treviso, Belluno e Feltre, il castello cadde successivamente in rovina per l'abbandono: l'arrivo delle armi da fuoco e la pace seguita alla conquista della Serenissima l'avevano reso del tutto inutile.
Ai giorni nostri il castello di Zumelle è stato enormemente rivalutato e un suo riutilizzo fa conoscere il ruolo di protagonista che ebbe nella storia del Veneto Nord-Orientale nell'alto Medioevo.