Il castello di Torrenova deve il suo aspetto attuale alla ristrutturazione effettuata dalla famiglia del papa Clemente Aldobrandini nel 1600, in sostituzione dell'antico casale medievale, da qui il nome appunto di "Torre Nova", rifatta in luogo della precedente. La nuova costruzione diede al monumento l'aspetto di un piccolo castello. Formato da una pianta rettangolare, delimita all'interno un cortile porticato che cela una piccola fontana barocca con vasca in marmo e una conchiglia incastonata in una nicchia. L'esterno è delimitato da mura massicce rafforzate da contrafforti angolari "a scarpa". Domina l'intero complesso, la torre, alta una ventina di metri e coronata da merli a coda di rondine (5 sui lati paralleli alla via Casilina, 4 su quelli ad essa perpendicolari). Il progetto è opera dell'architetto della famiglia pontificia, Giovanni Fontana.
Molti quartieri romani devono il proprio nome a "torri" o "castelli" che ne rappresentavano in antichità il punto di riferimento sia visivo che storico sociale. Questo luogo, prima che entrasse nelle proprietà papali, apparteneva alla tormentata famiglia Cenci di cui si ricorda la famosa Beatrice Cenci.