Il castello di Guiglia si erge in posizione dominante sulla pianura e fu a lungo conteso tra Bolognesi e Modenesi fino al consolidamento del dominio estense. Infeudato dapprima ai Pio e dal 1630 ai Montecuccoli Laderchi, è il risultato di diverse fasi costruttive intorno al mastio trecentesco. Trasformato in elegante palazzo feudale dai Montecuccoli, alla fine dell'800 gli eredi lo alienarono a un ingegnere svizzero che lo trasformò in albergo. Nel periodo bellico vi furono nascoste le opere d'arte della Galleria Estense di Modena e nel dopoguerra ospitò per brevissimo tempo un casinò.
Nella ricercata architettura, unica in montagna, spiccano i portali di accesso alla corte, le tre possenti arcate del porticato arricchito da stucchi, mentre all'interno è un susseguirsi di vasti saloni con volte affrescate e camini in scagliola.
Dietro il castello, l'oratorio "della Madonnina", fatto edificare da Ottavia Caprara alla fine del '600, venne poi trasformato in tomba gentilizia.