Villa papale della Magliana (Castello della Magliana, per il suo aspetto fortificato), ora di proprietà del Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM).
Dopo l'acquisizione, nel 1959, da parte dei Cavalieri di Malta, lo storico edificio fu restaurato e destinato a ospitare l'amministrazione dell'Ospedale che fu costruito sui terreni attigui. Anche una parte delle antiche strutture, il cosiddetto cascinone, ovvero il grande fabbricato che ospitava le cinquecentesche scuderie papali di Leone X, entrò a far parte del complesso ospedaliero.
Il monumento raggiunse l'apice del suo splendore durante i pontificati di Giulio II (1503-1513) e del suo successore Leone X (1513-1521).
Come ha osservato Emilio Venditti nel suo libro, la villa papale della Magliana sorge e tramonta nel Rinascimento. Essa ha infatti una vita breve, come fu relativamente breve il Rinascimento a Roma. Le sue linee architettoniche e le opere d'arte che la decoravano furono espressione autentica di questa epoca, straordinariamente felice per la storia dell'arte.
Nonostante le vicissitudini e i secoli trascorsi, ancora oggi è possibile percepire il fascino e lincanto di quest'edificio, che merita di essere costantemente curato, conosciuto, apprezzato e valorizzato.
Di esso ha detto il giornalista e studioso Federico Mandillo, con parole che ben rendono la suggestività del luogo: La vecchia villa della Magliana, assolutamente fuori dagli itinerari turistici di oggi, così ben restaurata dai Cavalieri ospedalieri dell'Ordine di Malta, lontani reduci dalle Crociate, affascina ancora ed è più che mai viva. La villa della Magliana, fortezza di guardia sul Tevere e centro di raccolta di illustri umanisti; la villa della Magliana, con gli aerei che volano bassi ai tramonti di scirocco, così come le rondini di primavera; la villa della Magliana, con i resti arborei di una antichità rarefatta in cui il Rinascimento arrivò sulla dirittura finale del viale del tramonto; questa Magliana che ha vissuto autunni troppo prolungati e confusi con le lunghe estati, tra pigrizie di corte e spari di archibugieri svizzeri, dolcemente all'inizio, ma poi in tragica sorpresa, qui vide morire l'illusione del Rinascimento, con gli ultimi giorni di papa Leone X. Questa, la vera Magliana, che si fa oggi riscoprire tra le solide e vecchie mura del Castello. Col gusto ritrovato d'un frammento di primavera.