L’edificio, di proprietà del Politecnico di Torino, sede della Scuola di Architettura, è costruito in più fasi: una villa preesistente, di dimensioni minori, è acquistato dalla famiglia Savoia (1564) e ristrutturata. Nel secolo XVII, Cristina di Francia, sposa del duca Vittorio Amedeo I, decide importanti lavori di ampliamento su progetto di Carlo e Amedeo di Castellamonte. Dal 1620 si realizza il corpo parallelo al fiume con due torri. Dopo il 1643 sono realizzati due padiglioni più bassi e l’emiciclo di chiusura del cortile. Ai lati si estendono giardini ora scomparsi. La delitia fluviale diviene spazio scenografico per la vita di corte. Dal 1824 il Valentino ospita una caserma, nel 1861 diventa la sede della Regia Scuola di Applicazione per gli Ingegneri. Un nuovo progetto ribalta la primitiva organizzazione prevedendo l’affaccio principale verso la città. Sono realizzate due maniche, alte due piani fuori terra, a collegamento dei padiglioni, demolendo i portici e l’emiciclo.