Ammorsato nella sua parte più alta sugli strapiombi di una collina calcarea, questo castello fu voluto dal barone Ladislao II d’Aquino. La costruzione, completata nel 1507, rivela evidenti le tracce dei nuovi orientamenti d’incastellamento secondo la lezione del senese Francesco di Giorgio Martini. Dall’alto delle sue torri a carena di nave, si domina con un vertiginoso colpo d’occhio tutto il paesaggio dai crinali dell’Appennino Irpino a sud-ovest, alla piana di Capitanata, alla lontana collina di Monte S. Angelo sul Gargano nitidamente visibile con il cielo terso. L’opera non destinata a residenza, appare al visitatore leggera ed elegante, ma al contempo imponente per la massa sviluppata. Il feudo di Rocchetta con il castello attraverso vari passaggi di proprietà, pervenne nel 1609 alla famiglia genovese dei Doria. Nel 1849 il castello e le relative proprietà vennero vendute da Filippo Andrea Doria a Giovanni Piccolo e fratelli i cui eredi sono ancora proprietari.