
Delegazione FAI di Agrigento
Giovedì:
09:00 - 13:30 / 00:00 - 00:00
Venerdì:
09:00 - 13:30 / 00:00 - 00:00 (ultimo ingresso 13:00)
Sabato:
09:00 - 13:30 / 00:00 - 00:00 (ultimo ingresso 13:00)
Ubicato in pieno centro della città di Favara, il Castello venne eretto per volontà di Federico II di Svevia nel 1239 come residenza di caccia.
Nel 1311 il maniero passò a Giovanni Chiaramonte e ai suoi eredi sino al 1398, quando il castello diventò proprietà dei Perapertusa. Nel 1488 Guglielmo Perapertusa effettuò il primo restauro, per il successivo si dovrà attendere il 1964, anno in cui iniziarono i lavori per trasformarlo in sede del Consiglio Comunale di Favara. Negli anni seguenti, tra interruzioni, sospensioni, e ripresa dei lavori, l'opera di restauro venne completata magistralmente dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Agrigento, che ha restituito al castello l'antico fascino di un tempo.
Ha forma quadrata e vi si accede dal lato sud attraverso un portale ogivale che conduce in un'ampia corte dove si affacciano le finestre dei due piani dell'edificio. Il piano terra presenta soffitti con volte a botte, mentre il primo piano era il piano residenziale. Dopo anni di abbandono, recentemente il Castello è stato restaurato e attualmente è usato come sede di rappresentanza del Comune.
La mostra "Storie sepolte", allestita al Castello, descrive gli scavi della necropoli di contrada Scintilia. Un viaggio virtuale che racconta una storia millenaria. È quella di "Sofia", una donna favarese vissuta seimila anni fa, il cui volto è stato ricostruito dagli studiosi e mostrato al pubblico . La ricostruzione craniofacciale è stata realizzata in collaborazione con l'Istituto di antropologia forense dell'Arcadia University di Philadelphia.
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I.I.S. "Fermi" Favara (Ag)
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