Il Castellaro si erge su un colle a guardia dello sbocco di due vallate importanti che consentono l'ingresso ad un valico alpino, collegato a vista con altre posizioni simili, oltre che con le pendici del monte Beigua e con il crinale di Montenotte , entrambi luoghi di importanti reperimenti.
Quale paesaggio facesse da sfondo ai castellari del periodo preromano ce lo dice la paleobotanica; si trattava di un ambiente molto simile all'attuale, con abbondanza di boschi di lecci, in minor misura querce a foglia caduca, arbusti tipo ginepri, noccioli e nella parte modificata dall'uomo attraverso l'agricoltura, castagni ulivi, viti, ecc.