Il ministro illuminista del Ducato di Parma, Guillaume du Tillot, nel 1759 faceva progettare all'architetto francese di corte, Ennemond Petitot un ampio viale destinato al passeggio sulle antiche mura della città che guardavano verso le colline e il forte farnesiano della Cittadella. Questo viale si ispirava ai Boulevard parigini e risultava essere il primo in Italia. Era ed è diviso in tre corsie, quella centrale più ampia destinata alle carrozze, ed oggi alla circolazione, e quelle laterali al passeggio a piedi. Quattro fila di alberi (ippocastani, ma non so se fin dall'inizio si era scelto questo tipo di albero) ombreggiavano il viale che prevedeva anche panchine (sedili di marmo) per le soste (le attuali, sobrie, sono di disegno e stile consono ai tempi settecenteschi). Al termine del viale, su un contrafforte delle mura, l'architetto erigeva una piccola palazzina per ritrovo (forse con funzione di caffè) della popolazione e con vista sulla campagna circostante e sulle prime ville della nobiltà e dei ricchi borghesi.