Prima che fosse urbanizzata tra Ottocento e Novecento l’area di Agna-Le Piane divenne meta preferita dalla borghesia cittadina per la realizzazione di villini di campagna, detti anche casini. Ogni casino era circondato da orti e “parchi” (uliveti) e molti avevano viali lastricati, giardini ingentiliti da piante ornamentali e ampi spazi per lo svago e il riposo, proprietà a uso misto tra agricoltura e villeggiatura. L’ultimo casino fu costruito in questa zona nel 1930 da una delle famiglie più importanti dell’industria molitoria locale, i Padula. L’edificio principale immerso in un folto uliveto era diviso in due piani: il piano terra adibito ai servizi e un primo piano residenziale. Sul lato est sorgono costruzioni che ospitavano un piccolo allevamento di polli e bovini. Negli anni Novanta il Comune di Matera espropriò il terreno attiguo e acquistò l’immobile dagli eredi. Da gennaio 2018 ospita parte degli uffici della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e la Open Design School.