Il pozzo con la cisterna e il sistema di condotta delle acque assicuravano in passato, prima dell’arrivo dell’AQP, il benessere alle famiglie che abitavano il Casino, ora noto come Casino Messere. Di antica costruzione, il complesso che si trova percorrendo la strada adriatica consolare “Giovinazzo-S.Spirito”, apparteneva alla nobile famiglia calabra De Martinis, come testimoniato dallo stemma sull’arco d’ingresso. Nel 1831 la famiglia Messere, entrando in possesso di una metà del Casino, dovette affrontare il problema di gestione idrica della cisterna con la famiglia Fiorentino proprietaria dell’altra metà del Casino. Organizzata attorno a un cortile la struttura, ampliata e trasformata in villa a partire dal 1851 dal sig. M. Messere divenutone proprietario, presenta un edificio a due piani che ingloba una antica torre, un porticato e un ballatoio ideati nel 1868 da F. Messere, per collegare la residenza con il lamione e l’antica Cappella.