Un grande ingresso arcuato immette nel complesso di San Martino, organizzato attorno a un cortile rettangolare. Domina la struttura l’alta torre longobarda che si caratterizza per la presenza di caditoie sulla sommità, realizzate quando la torre, persa la funzione di avvistamento, fu trasformata in colombaia. Il Casale nei secoli ha subito molti interventi di trasformazione, ma ad oggi è possibile ammirare l’impianto di matrice cinquecentesca voluto dal vescovo G. Briziano, per ospitare con sfarzo, la Curia di Giovinazzo durante i soggiorni estivi. Il primo piano, accessibile con un’imponente scala esterna, si organizza nelle sequenza degli appartamenti delle dignità capitolari e del vescovo, che trovano nell’effetto prospettico dell'infilata di porte, nel pavimento battuto e inciso con motivi decorativi e nelle volte a padiglione, il gusto tipicamente cinquecentesco della struttura. Il complesso presenta una chiesa costituita da un unica navata dedicata a San Martino.