Tra il 1933 e 1935, l'architetto U. Cuzzi progetta per l'impresario Perco una villa in via Angiolina. L'edificio, dalla sagoma scatolare, ha uno svolgimento orizzontale, la cui facciata è molto semplice, mossa da un gioco di linee orizzontali e verticali creato dal portico sporgente, nella parte sinistra del fronte, sorretto da una parete e da tre pilastri, che definiscono, all'estradosso, la terrazza. Il parapetto, qui e nelle terrazze minori, è costituito da una serie sovrapposta di tubolari metallici. La Villa riflette quanto commentato, a metà anni '30, dall'architetto G. L. Montalcini, una delle figure di riferimento dell'architettura moderna in Italia, sulle caratteristiche progettuali dei lavori di Cuzzi: "Grandi masse regolari con grandi superfici di riposo. Pieni e vuoti armonicamente ritmati con delicatissima sensibilità. Le parti aggettanti o sospese ridotte a spessori minimi, composte con equilibrata eleganza, mettono in valore per contrasto i piani ed i volumi semplici".