L’edificio, adiacente alla basilica di Santa Maria Assunta, è uno dei più antichi realizzati dai Giovanelli. È una costruzione certamente antica e oggetto di continue trasformazioni che hanno portato all'attuale configurazione risalente agli inizii del Seicento. Di rilievo sono i locali a cassettoni al piano terra, ora accorpati in unico ambiente. I due soffitti propongono raffinate decorazioni, ma sono molto diversi. Sono di grande interesse le 28 formelle che rappresentano scene delle Metamorfosi di Ovidio, ispirate all’opera “Picta poesis ovidiana” di Nicolas Reusner, edita a Francoforte sul Meno nel 1580. I dipinti su tavola sono datati non oltre il 1610 e, a loro volta, sono di riferimento per soggetti profani in altre abitazioni di Gandino. Particolarmente suggestivo il piccolo giardino con l’alto campanile della basilica. Al primo piano sono situati l’Archivio Storico Parrocchiale la Biblioteca mons. Francesco Caccia ricca di oltre 26.000 volumi e di un importante fondo antico.