Casa Desanti Bossi è una splendida villa situata a Novara in posizione dominante rispetto al contesto. Ristrutturata nel 1859 per Luigi Desanti su un precedente edificio in stile barocco, il progetto ha la firma di Alessandro Antonelli (1798 – 1888) che ha realizzato un’estensione del secondo piano e un nuovo fronte rivolto verso la Contrada Sant’Agata. L’Antonelli decise di predisporre degli interventi che valorizzassero le caratteristiche dell’edificio precedente, realizzando così un connubio tra il neoclassicismo barocco e l’eleganza ottocentesca. Il risultato è uno dei migliori esempi di architettura civile dell’Ottocento.
La struttura, di pianta rettangolare, si sviluppa intorno a due cortili scanditi da porticati con colonne doriche. Il prospetto principale è caratterizzato da un colonnato sormontato da timpano e si affaccia sulle antiche mura spagnole. All'interno del palazzo vi è l'imponente scalone d'onore che conduce agli appartamenti, tuttora impreziositi da varie decorazioni pittoriche.
La famiglia Desanti lasciò in eredità Casa Bossi al cavalier Carlo Bossi nel 1880. Nel 1951 Ettore Bossi, l’ultimo erede, muore, e Casa Bossi viene ereditata dall’Istituto Civico Dominioni. Solo nel 1980 la Soprintendenza apre la pratica per rendere Casa Bossi un edificio di interesse storico e culturale. Nel 1990 la proprietà passa quindi al Comune di Novara; da anni è chiusa e necessita di numerosi lavori di restauro. Per la sua salvaguardia si è attivato anche il noto architetto, Vittorio Gregotti, novarese doc, che ritiene assolutamente indispensabile il recupero di questo bellissimo edificio.
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