Dimora storica, la più antica oggi in Ravenna. Fu probabilmente (la zona è questa ma la casa non identifica tutta la zona) la dimora della famiglia Traversaro dei Traversari potenti signori di Ravenna nei secoli XII e XIII. Dante cita nella sua invettiva nel canto XIV del Purgatorio uno dei suoi abitanti Pier Traversaro. Mentre una novella del Decamerone del Boccaccio cita un altro abitante di questa dimora tale Paolo Traversaro padre di una figlia da maritare di cui si era innamorato un ricco ravennate Nastagio degli Onesti. Le vicende narrate di Nastagio, Paolo Traversaro e sua figlia ispirarono Sandro Botticelli che realizzò, nel 1483, un’opera probabilmente commissionata da Lorenzo de’ Medici e destinata a Giannozzo Pucci per le sue nozze con Lucrezia Bini.
Sono probabilmente i figli e i nipoti di Paolo Traversaro le ultime persone che vissero in questa dimora. Paolo getta le sorti della pars Traversariorum convertendo la famiglia alla causa guelfa il 25 giugno 1239. Muore l'8 agosto dell'anno successivo durante l'assedio dell'imperatore Federico II di Svevia che era venuto in soccorso delle parti ghibelline della città. L'imperatore entra in Ravenna il 22 agosto 1240. Un ramo di famiglia quello affine della nipote di Paolo chiamata la Traversara che sposa il 13 Marzo 1259 Tommaso da Fogliano, a sua volta nipote di Sinibaldo Fieschi (papa Innocenzo IV) è molto probabile che dopo la cacciata definitiva dei Traversaro da Ravenna avvenuta nel 1275 venga riparata dalla Famiglia Fieschi a cui era apparentata che aveva nel papa del tempo Adriano V (al secolo Ottobuono Fieschi) il suo più potente ed autorevole esponente. I due papi citati sono quelli che hanno reso possibile la costruzione della magnifica Basilica dei Fieschi a San salvatore di Cogorno.