Inaugurata nel 1936, è una palazzina dalla linea gradevole, movimentata da volumi differenti che si intersecano fra loro nel puro stile razionalista. Vi si provvedeva alla “sistemazione della mano d’opera invalidata dalla guerra”, a diverse pratiche burocratiche, e vi si organizzavano corsi di avviamento professionale. Anche se non di grandi dimensioni, si tratta di un edificio significativo per il periodo; il concorso indetto per la sua costruzione fu vinto dagli ingegneri Cesare Genovese e Augusto Toselli nel 1935. Dotato di un piccolo giardino, presenta l’unione di diversi volumi, come il corpo cilindrico del vasto salone circolare o la torretta vetrata del vano scala che illuminandosi di notte simboleggiava la modernità del periodo in cui sorse.