“Zone di silenzio introducono alla sua casa: un androne severo, alto e profondo, un cortile pavimentato a selci con le guide di pietra, con le rifiniture in ottone e ferro battuto, e la famosa impannata mobile di legno. Tutto appare leggermente misterioso”. Così si espresse Marziano Bernardi sulla neoclassica casa di Felice Casorati, il quale pure lasciò una sentita e vivissima descrizione della propria abitazione: “ho per fortuna trovato una casa, ed è sempre stata quella sin da allora, che io amo moltissimo, silenziosa, è a pian terreno, piccolo giardino, un cortile, dove io sto con i miei cani, perché io sono adoratore delle bestie, soprattutto dei cani, ed io vivo tranquillo, non sento automobili, non sento i tram, non sento nulla […] e la pittura proprio mia, veramente mia, è incominciata allora con il quadro “L’Attesa”, il “Tiro a segno”, “La donna e l’armatura”, “Silvana Cenni”, ecc., la mia vera pittura, vero, è cominciata allora”.
Nulla sembra essere cambiato da allora...