Nel proprio giardino lambito dal fiume Livenza, non lontano dal cuore di Sacile e nello stesso tempo vicino alla ferrovia, durante la Seconda guerra mondiale la famiglia Balliana aveva costruito un rifugio antiaereo. Il 5 novembre 1944 Sacile venne bombardata, un ordigno cadde proprio in questo giardino e fece 17 morti, di cui 12 bambini; di questi, cinque erano i figli di casa Balliana. La casa, distrutta dal bombardamento, è stata ricostruita all’inizio degli anni ’50. Nel giardino Luigi Balliana fece erigere un anfiteatro a gradoni con al centro una statua in ferro della Madonna, a perenne ricordo di questa tragedia e nello stesso tempo a monito per le generazioni future. Inoltre le donazioni di Luigi e Carmela Balliana consentirono l’ampliamento della sede della scuola media, divenuta insufficiente per i tempi nuovi, intitolata oggi a Mario e Pierantonio Balliana, e la fondazione di un asilo per l’infanzia.