CARCERE SAN SEBASTIANO

SASSARI

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CARCERE SAN SEBASTIANO
L'ex carcere di S. Sebastiano fu costruito tra il 1857 e il 1871, anno in cui venne dismesso il vecchio carcere di San Leonardo.L'ex carcere di S. Sebastiano si trova al centro dell'espansione ottocentesca della città di Sassari,delimitato da via Roma e via Cavour. Questa zona venne scelta in quanto sufficientemente lontana per tenere i carcerati a debita distanza, ma tuttavia abbastanza visibile per servire da minaccioso monito. Ben presto quell'imponente architettura,che evocava l'autorità dello Stato,si integrò nel tessuto della città che si espandeva verso la SS Carlo Felice.A Sassari,ancora a metà dell'800 le carceri vecchie erano ubicate al centro dell'abitato,contigue al palazzo del Duca,che aveva a lungo amministrato la giustizia:una presenza insopportabile per i cittadini,che se ne lamentavano già nel XVIIsec,preoccupati per le condizioni igieniche e la loro salute.L'Italia non è ancora unita quando il governo avvia l'iter per realizzare il nuovo carcere di S.Sebastiano,scegliendo tempestivamente quell'area a sud della città,marginale quanto basta per tenere i carcerati a debita distanza,ma non troppo! L'autore del Carcere di S.Sebastiano è l'architetto astigiano Giuseppe Polani,progettista di altre carceri tra le quali le Nuove di Torino,inaugurate negli stessi anni e che ancora conservano la facciata molto simile a quella di San Sebastiano.Nel complesso sassarese,invece,la facciata principale non è ormai più visibile a causa della costruzione del Palazzo di Giustizia,avvenuta negli anni'30 del Novecento.Il nuovo palazzo,venne addossato alla facciata monumentale,che rimase così occlusa.Negli anni'50 il palazzo si estese verso via Roma,provocando la mutilazione di due bracci del carcere e la scomparsa del tratto delle mura di cinta che si affacciava sulla stessa via,sostituite dall'ampliamento del tribunale che arriva fino alla via Asproni.Il complesso carcerario è organizzato secondo il principio del Panopticon,ovvero da una rotonda centrale si diramano i 6 bracci in cui risiedevano i detenuti.Questo sistema permetteva di controllare tutti i prigionieri da una postazione centrale,senza che questi se ne accorgessero.Questo costante controllo spingeva i detenuti a osservare regole e disciplina in ogni momento della loro giornata
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