Sant'Agata poggia su mura risalenti al 908. Diventato monastero dei padri Teatini nel 1600, è cresciuto di dimensioni sino a quando venne soppresso nel 1797. Venne quindi adibito a carcere nel 1802 su progetto illuminista dell'architetto Leopold Pollack, allievo del Piermarini. La chiesa con annessa torre campanaria venne suddivisa internamente dal Pollack per ospitare il braccio femminile e gli uffici. La funzione carceraria è stata mantenuta fino al 1978. Situato nella parte nord-ovest della Città Alta di Bergamo, l'Ex Carcere di Sant'Agata è costituito da tre corpi di diversa ampiezza disposti a C attorno al cortile. Risulta articolato in più livelli sfalsati, sui quali si distribuiscono ampi spazi comuni o ambienti molto piccoli, intimi e privati. L’edificio si sviluppa con i suoi tre lati intorno a un cortile, un tempo porticato, delimitato sul quarto lato da un alto muro cieco. Cortile che in origine era l’orto e il frutteto dei monaci, divenuto poi l’ora d’aria