L’attuale Cappella è il frutto di lavori di ampliamento che hanno trasformato un tabernacolo iniziale dedicato alla Madonna del Carmine, in quella che è adesso una chiesina a pianta rettangolare con l’altare sito nel lato corto opposto all’ingresso.
Una lapide al suo interno riporta un’iscrizione che menziona il tabernacolo iniziale e successivi ampliamenti fornendo una prima datazione e cioè 1727.
Testo in Latino
D. O. M.
SACELLVM HOC SMA VIRGINI MONTIS CARMELI DEDICATVM
INIVRIA VETVSTATIS PENE COLI APSVM
FRANCISCI ZUCCHERINI I. V. D. FILII,
PATERNÆ VOLVNTATIS MEMORES
RESTAVRANDVM, AMPLIANDVM,
ET IN MELIOREM FORMAM REDIGENTVM
PROPRIO ERL CURAVERVNT
ANNO DNI 1727
Traduzione in Italiano
QUESTO TABERNACOLO
DEDICATO ALLA SANTISSIMA VERGINE DEL MONTE CARMELO
VETUSTO E OLTRAGGIATO
I FIGLI DI FRANCESCO ZUCCHERINI
MEMORI DELLA VOLONTA DEL PADRE
RESTAURARONO, AMPLIARONO,
E IN MIGLIORE FORMA RIPORTARONO
A PROPRIA CURA
ANNO DOMINI 1727
E’ grazie al Catasto Leopoldino che si riesce ad identificare i vari ampliamenti e le relative crescite di dimensioni fino alla dimensione attuale. In questa ricerca si vede anche il trascorrere del tempo e si arriva infine ad una data 1889 riportata in un’ulteriore iscrizione che recita
MDCCCLXXXIX
Perché più ampio dell’antico si erigesse questo nuovo oratorio
I coniugi Antonio e Cesira Buccianti donavano sufficiente terreno e la Pia Confraternita del Carmine per grata ricordanza
Q.M.P.
E’ da questa iscrizione che si viene a conoscenza di un’associazione che si occupava della gestione della Cappella e che aveva la sua sede in quel luogo. Purtroppo, però, la Pia Confraternita del Carmine è sconosciuta alla storiografia locale e ci sono solo poche tracce di chi fossero e quali fossero i loro scopi.
Risale al 1893 il più antico documento che attesta che la Cappella di Vallibona sia sede dell’Associazione di Carità costituita nella Cappella di Vallibona.
L’Associazione di Carità, incorporando le funzioni della Pia Confraternita del Carmine, le estende con ulteriori compiti quali il trasporto dei defunti.
Il Tabernacolo prima e la Cappella poi, sono sempre state aperti al pubblico pur essendo nei padronati di famiglie nobili colligiane. L’associazione di Carità si insedia nella Cappella al momento dei lavori di ampliamento e per statuto assume l’obbligo di manutenzione del bene al fine di garantire il corretto svolgimento delle finalità statuarie e delle celebrazioni religiose, fra cui la festa della Madonna con la processione il 16 di luglio.
Tutte queste attività si sono concluse negli anni 80 e da allora nessuno si è occupato di questo luogo.