L'antica cappella è composta di un unico vano con volta a botte a sesto acuto di dimensioni di circa 12 x 5 metri. Della sua origine non è stato possibile finora conoscere nulla, ma la troviamo spesso citata in atti notarili del XVII secolo. Tuttavia, fra le pochissime carte superstiti del XVI secolo abbiamo rinvenuto un breve inciso che ci illumina sul nome del fondatore e che ci permette di risalire al periodo della sua erezione. Il fondatore dell'antica cappella con molta probabilità è da individuarsi nel veneziano Lorenzo de Girardi, dimorante sotto il borgo e proprietario del giardino. Un piccolo campanile ingraziosisce la facciata con la sua campanella che ancora oggi viene suonata manualmente. L'edificio sacro, che risulta essere il più antico sul territorio, presenta un unico accesso ed è accorpato su due lati ad una vecchia abitazione. Internamente sono presenti degli arredi dati da banchi molto semplici e le pareti sono intonacate e pitturate in calce bianca. L'unico altare, in stile barocco, è posto ad un livello superiore rispetto alla quota pavimento ed occupa il centro della parete di fronte all’ingresso sul quale è fissata all'interno di una elegante cornice in gesso, l’unica tela, opera del pittore Marcino, raffigurante il martirio di San Lorenzo (che dà il nome alla chiesetta) e che riporta una didascalia con l’anno di realizzazione , ovvero 1770. La chiesetta, che ha bisogno del restauro degli interni per tornare fruibile al pubblico, si trova lungo un percorso mariano che ricalca il tracciato della via Sallentina ex Traiana su cui sono presenti altri dodici edifici sacri tra cui la Cripta del Crocefisso, oggi tutti restaurati e visitabili
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