Cappella di Sant'Antonio Abate
La cappella di S. Antonio Abate, posta nel centro storico, adiacente alla parete della chiesa parrocchiale di S. Maria della Valle, presenta un portale tardo-gotico con affreschi nella lunetta, un interno rettangolare con volta a crociera e un ciclo di affreschi che ricopriva completamente le pareti. Questi, databili orientativamente al III decennio del XV secolo, nonostante studi approfonditi, ancora pongono problemi per la datazione, la individuazione degli autori e la committenza. Si tratta comunque di uno dei cicli di affreschi più importanti del Quattrocento campano e numerose ricerche sono in corso per chiarire i dubbi interpretativi. Si è parlato di espressione di un'area culturale interessante il Lazio, l'Umbria, l'Abruzzo e la Campania, che si caratterizza per gli influssi marchigiani dei Sanseverino e iberici. Spicca il gotico tenero e squisito della Madonna in Trono e dei profili, il realismo dei semplici oggetti posti sui mobili, rappresentati nella volta, e il favoloso ingenuo con cui sono trattate le storie della vita di S. Antonio Abate. Nelle scene sono presenti temi mariani (Assunzione di Maria, l'Incoronazione, la Natività, l'Annunciazione), episodi della vita di S. Antonio Abate, e, nella volta, gli Evangelisti e i Dottori della Chiesa. Gli affreschi attualmente sono minacciati dall'umidità e nonostante i primi tentativi di proteggerli le problematiche di conservazione si fanno sempre più urgenti.Il sito è stato premiato come " Meraviglia italiana" nel 2011.
Chiesa di Santa Maria di Porta Paradiso
La chiesa di S. Maria di Porta Paradiso, edificata in via Rua con i fondi del presbitero don Domenico Hectoreo de Joannelli, fu consacrata nel 1516. Inizialmente di proprietà gentilizia (prima d'Ettorre e poi Girardi), presenta due porte di entrata di cui una, la maggiore, si apre sulla navata. L'architettura è molto semplice con una navata ed un transetto. Si segnala la presenza di due nicchie laterali dipinte con affreschi realizzati tra il 1517 e 1518, che sono rappresentativi della pittura dell'iniziale XVI secolo delle aree interne della Campania. Tra le raffigurazioni si segnalano due Madonne con Bambino e una serie di santi (S. Pietro, S. Lucia, S. Giovanni, S. Stefano, S. Leonardo, S. Maria di Loreto e S. Martino). Il campanile è dotato di due antiche campane riportanti le date di fusione.