La storia di Cirigliano non può che riportare ad una vicenda legata al castello che, nel paesaggio urbanistico, è riconoscibile dalla torre circolare di età aragonese con beccatelli pensili. Nel centro del paese si erge imponente l'antico castello feudale, attestato sin dall'Età Angioina e Aragonese, con la sua suggestiva torre ovale, il mastio, il cortile interno, una vasta sala di rappresentanza e l'annessa cappella dell'Addolorata intitolata alla Beata Vergine dei sette dolori, rimasta essenzialmente integra nelle sue forme settecentesche. Decorata per volere del barone Filippo Formica (1720-1783) che elesse l’immagine della S.S. Addolorata come protettrice della famiglia, la cappella conserva arredi cronologicamente omogenei rimasti inalterati nel tempo. Il soffitto ligneo decorato con volute e cornici, reca al centro una tela con una Pietà del XVIII secolo di ignoto artista locale. Oggi esposte a Palazzo Lanfranchi di Matera impreziosivano le pareti della chiesa alcune notevoli tele di Giuseppe Simonelli, maggior allievo di Luca Giordano. Notevoli un organo a canne del Settecento napoletano recentemente restaurato e una cantoria in legno policromo coevi della statua dell’Addolorata sull’altare maggiore, vestita di un manto di seta nera trapunto d'oro.
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