Il ricco banchiere padovano Enrico Scrovegni nel 1300 acquistò la zona dell'Arena Romana, per costruire il suo palazzo e una cappella dedicata alla Beata Vergine. Dopo aver visto Giotto lo Scrovegni gli commissionò la decorazione murale della cappella, nella quale Giotto rappresentò il Nuovo Testamento dipingendo trentanove scene e quattordici allegorie a monocromo dei Vizi e delle Virtù.