La cappella gentilizia della famiglia Borghi, con la sua facciata a capanna appena ingentilita da una colta trifora e da decorazioni in ceramica, è il vero e proprio fulcro del cimitero di Varano, impostato su un recinto quadrato appena enfatizzato in facciata da una pusterla in mattoni rossi posta in asse con la cappella. All’esterno la cappella Borghi appare nel suo stile pseudo-lombardo, mentre il suo interno si presenta come aggredito da un vivace e inusuale programma decorativo in ceramica, improntato ad un gusto eclettico rivolto al Rinascimento. Al di sotto di una volta a vela dove è raffigurato un cielo stellato impreziosito da un’orifiamma, è tutto un ripetersi di teste di putti dalle rimembranze robbiane, senza però la loro accesa policromia, e di ghirlande fiancheggiate da amorini alati. La pala d’altare, opera di Pio Pinzauti, raffigura una Trasfigurazione ripresa dal noto dipinto di Raffaello.