Il Capanno Manzù è un luogo dove il grande Maestro bergamasco soleva soggiornare sul mare e trarre la sua ispirazione fin dall’epoca della sua attività per il Vaticano (1952-1964) per la realizzazione del capolavoro assoluto della Porta di San Pietro, scaturita dall’amicizia col Papa buono Giovanni XXIII, di comuni modeste origini e locali. Il Capanno era la costruzione dell’epoca molto in voga sul litorale, posizionato sulle preziose dune della Selva Mediterranea, poco più a Sud rispetto alla straordinaria Torre di San Lorenzo, realizzata tra il 1568-1570 e notoriamente attribuita, per disegno, al maestro Michelangelo Buonarroti. Il Maestro Manzù era in buona compagnia poiché altri capanni furono realizzati, da quello di Giulio Turcato, a Luchino Visconti, Dino Risi, e alcuni politici dell’epoca.
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