La sede delle Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “Aldo Moro” è fasciata da una cancellata composta da dodici pannelli in ghisa che corrono sui tre lati dell’edificio, piazza Cesare Battisti, via Crisanzio, via Garruba, per uno sviluppo complessivo di quasi 20 metri. E’opera di Giuseppe Capogrossi, celebre artista romano (1900-1972) che fu uno dei protagonisti dell’astrattismo italiano dagli anni Cinquanta del Novecento. Si affermò con una pittura fatta di segni grafici (simili a catene spezzate o “forchette”) che rimandavano a culture primitive. La cancellata di Bari traduce quel segno nella sequenza plastica del ferro sagomato e traforato in geometria essenziale, ripetuta e su doppio ordine capovolto. L’opera fu installata nel 1983 su committenza del rettore dell’Università Ernesto Quagliariello, promotore di un programma di acquisizione di opere d’arte contemporanea, fra cui quelle che tuttora sorgono nel campus del Politecnico. E’ una delle rare e più impegnative esperienze plastiche del pittore, che nel 1957 aveva vinto il secondo premio, “Ramoscello d’Argento”, nella mostra nazionale di pittura del “Maggio di Bari”.