Campomaggiore Vecchio, si trova a 4km dal nuovo centro di Campomaggiore, in provincia di Potenza, ricostruito in seguito alla frana che nel 1885 devastò l'abitato antico. Si tratta di un borgo abbandonato dal 1885, costituito da alcuni edifici allo stato di rudere, tracce di strade, vegetazione che è stato oggetto di numerosi studi e ricerche.
I conti Rendina, signori di origine campana, che avevano acquistato il feudo di Campomaggiore pressochè disabitato nel 1673, al fine di popolarlo, emettono, nel 1741, una sorta di "bando pubblico" con il quale promettono, a chiunque giunga a Campomaggiore, la concessione gratuita di due tomoli di terra e la possibilità di tagliare legna, per costruire le nuove abitazioni.In cambio chiedono manodopera salariata per la coltivazione delle terre.
Teodoro Rendina, esponente di spicco della famiglia, commissiona all'architetto Patturelli, allievo di Luigi Vanvitelli, la progettazione della pianta urbanistica del paese che sta nascendo. Il risultato è una "scacchiera", ovvero un tessuto urbano in cui regna l'ordine e l'uguaglianza, con strade che si incrociano ortogonalmente e dove le abitazioni sono tutte delle stesse dimensioni. Al centro regna la grande piazza con il palazzo baronale e la chiesa, posti uno di fronte all'all'altra.