. Accedendo dal bel portale cinquecentesco nell’interno della chiesa, si possono notare pregevoli altari barocchi, come quello dedicato alla Madonna del Rosario, opera di Aprile Petrachi, maestro scalpellino melendugnese noto anche per i suoi lavori nella chiesa del Ss. Crocefisso di Galatone. Anche gli altari dedicati alla Nascita di Gesù, alla Madonna del Carmine e a San Marco sono seicenteschi. Degna di essere ammirata è anche la cinquecentesca porta della sagrestia. La chiesa custodisce due opere d’arte di grande pregio: il ciborio ligneo di Aprile Petrachi, custodito nel cappellone di San Niceta, nella navata destra; il crocefisso, probabilmente seicentesco, posto sulla parete di fondo, di scuola napoletana, armonioso nelle forme ed incredibilmente espressivo. La chiesa ha subito rimaneggiamenti e aggiunte tra XVIII e XIX secolo, come la costruzione delle cappelle del Crocefisso e di San Niceta, che ne hanno in parte snaturato l’assetto.
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