I calanchi che circondano il borgo abbandonato di Craco sono delle formazioni di roccia argillosa, dove la vegetazione è pressoché assente, che conferiscono ad un luogo già di per sé estremamente suggestivo una patina quasi lunare, che a tratti può sembrare irreale.
Con l'azione combinata dell'acqua piovana che l'ha erosa, e con i raggi del sole che l'hanno surriscaldata, l'argilla che costituisce i calanchi nel corso del tempo ha subito delle infiltrazioni che, una volta asciugate, l'hanno indurita, screpolata e in alcuni punti spaccata, dando vita a forme straordinarie che sembrano realizzate dalla mano dell'uomo.