Il brolo di Villa Spineda Gasparini Loredan in località Venegazzù di Volpago del Montello, provincia di Treviso, comprende un corpo di fabbrica centrale, due barchesse, peschiera e l'adiacente chiesa di Sant'Andrea, e si presenta come uno dei pochi esempi neoclassici in territorio trevigiano. Il complesso venne commissionato dall'N.H. Marcantonio Spineda nel 1752 a Giovanni Miazzi, architetto di Bassano del Grappa in collaborazione con Francesco Maria Preti, architetto di Castelfranco Veneto, già progettista del teatro della sua città.
Villa Spineda è un perfetto esempio di inserimento nel paesaggio circostante ancora oggi riconoscibile, nonostante le trasformazioni urbanistiche patite dal territorio. Essa fu inoltre dimora di Jacopo Gasparini, governatore d’Eritrea, considerato ancora oggi uno dei maggiori diplomatici che l'Italia abbia avuto, ambasciatore dello Yemen, il cui trattato di amicizia vincola ancora oggi i due Stati.
Il compendio costituisce, seppur con diversi ruoli, da oltre duecentocinquant'anni anni il punto di riferimento della cittadinanza locale.
Con l’acquisizione e il restauro del complesso ad opera degli architetti Afra e Tobia Scarpa su commissione di una nota marca di abbigliamento e successivamente dal patrimonio di un istituto bancario, Villa Spineda riprese vita e vigore dopo anni di abbandono: non solo quale sede di prestigiosa rappresentanza, ma anche quale faro culturale del paese.
Da oltre due anni, tuttavia, è vuota, abbandonata e lasciata deperire. La vegetazione sta riprendendo lentamente possesso degli spazi: con sommo avvilimento e scoramento di noi cittadini per la grossa perdita che la decisione di non curarsi più di essa arreca a tutta la collettività.