BROLO DEL MONASTERO DI SAN GIACOMO DI VEGLIA

BROLO DEL MONASTERO DI SAN GIACOMO DI VEGLIA

VITTORIO VENETO, TREVISO

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BROLO DEL MONASTERO DI SAN GIACOMO DI VEGLIA

anno censimento

2006

numero voti

13,060

posizione classifica

1

stato del progetto

Concluso

tipologia

Valorizzazione

Nei pressi di Vittorio Veneto, annesso al monastero cistercense San Giacomo di Veglia, c’è un grande brolo, che le monache coltivano a vite, che fu minacciato da progetti di edificazione.

Questo grande parco apparteneva in origine alla splendida villa di campagna della famiglia veneziana Calbo Crotta destinata, dal 1909, a sede monastica di clausura. Il suo nucleo storico è costituito da due barchesse, edifici caratteristici dell’architettura veneta, originariamente destinati a magazzini e ambienti di servizio per le attività agricole. Le due ali settecentesche si dispongono l'una di fronte all'altra, con eleganti arcate a tutto sesto. Le acute somiglianze con la barchessa di Barcon di Vedelago fanno attribuire il progetto all’architetto della Repubblica di Venezia, Giorgio Massari.

Durante i due conflitti mondiali il monastero fu oggetto di occupazioni e depredamenti, ma fortunatamente le monache non vennero mai sfollate. Oggi è il più importante cenobio cistercense di clausura femminile in Italia: oltre a essere dotato di foresteria, vi si svolgono attività agricole e artigianali, come la produzione di miele e uva, o il restauro di paramenti sacri.

Le suore del convento si sono fortemente mobilitate a favore del Brolo, insieme alla comunità locale, per contrastare un progetto di edificazione del Comune di San Giacomo di Veglia che prevedeva la costruzione di strutture commerciali al posto dell'area verde di fronte al monastero.

Questo luogo è stato votato anche nel:
Censimento 2022

581° Posto

14 Voti
Censimento 2020

1,903° Posto

85 Voti
Censimento 2018

5,535° Posto

15 Voti
Censimento 2016

1,030° Posto

57 Voti
Censimento 2014

5,085° Posto

4 Voti

BROLO DEL MONASTERO DI SAN GIACOMO DI VEGLIA

VITTORIO VENETO, TREVISO

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BROLO DEL MONASTERO DI SAN GIACOMO DI VEGLIA
Questo grande prato verde apparteneva in origine alla splendida villa di campagna della famiglia veneziana Calbo Crotta, poi destinata ad abitazione monastica ai primi del Novecento. Oggi è il Monastero dei Santi Gervasio e Protasio, il più importante cenobio cistercense di clausura femminile in Italia. Le suore del convento si sono fortemente mobilitate a favore del Brolo, insieme alla comunità locale, per contrastare un progetto di edificazione del Comune di San Giacomo di Veglia che prevedeva la costruzione di strutture commerciali al posto dell'area verde di fronte al monastero. Questo piano di cementificazione, se attuato, avrebbe cancellato per sempre un polmone verde in un’area già assai trafficata e causato l’inevitabile fine di un luogo eletto dall’intera collettività come simbolo di devozione, pace e solidarietà. Arrivato 1° classificato con 13.060 voti al 3° censimento “I Luoghi del Cuore” nel 2006, ha raggiunto questa posizione grazie all'impegno dimostrato dal “Comitato spontaneo” composto da cittadini, monache di clausura e intellettuali del calibro del poeta Andrea Zanzotto, che ha saputo cogliere al meglio lo spirito de “I Luoghi del Cuore”, dimostrando come soluzioni alternative al processo di urbanizzazione siano possibili.
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I Luoghi del Cuore
2006, 2014, 2016, 2018, 2020, 2022
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