Questo grande prato verde apparteneva in origine alla splendida villa di campagna della famiglia veneziana Calbo Crotta, poi destinata ad abitazione monastica ai primi del Novecento. Oggi è il Monastero dei Santi Gervasio e Protasio, il più importante cenobio cistercense di clausura femminile in Italia. Le suore del convento si sono fortemente mobilitate a favore del Brolo, insieme alla comunità locale, per contrastare un progetto di edificazione del Comune di San Giacomo di Veglia che prevedeva la costruzione di strutture commerciali al posto dell'area verde di fronte al monastero. Questo piano di cementificazione, se attuato, avrebbe cancellato per sempre un polmone verde in un’area già assai trafficata e causato l’inevitabile fine di un luogo eletto dall’intera collettività come simbolo di devozione, pace e solidarietà. Arrivato 1° classificato con 13.060 voti al 3° censimento “I Luoghi del Cuore” nel 2006, ha raggiunto questa posizione grazie all'impegno dimostrato dal “Comitato spontaneo” composto da cittadini, monache di clausura e intellettuali del calibro del poeta Andrea Zanzotto, che ha saputo cogliere al meglio lo spirito de “I Luoghi del Cuore”, dimostrando come soluzioni alternative al processo di urbanizzazione siano possibili.