Il Brich di Zumaglia è un rilievo alto 669 m, situato pochi km ad est di Biella che appartiene territorialmente ai comuni di Zumaglia e di Ronco Biellese (BI). Nell'area è stata istituita nel 1995 l'Area attrezzata Brich di Zumaglia e Mont Prève.La collina si presenta arrotondata e ammantata di una fitta vegetazione. A circa 400 metri dal Brich (termine piemontese per collina-altura) si trova il poco più basso Mont Prève (660 m); le due colline sono separate da una sella boscosa a quota 620 m. I due rilievi ricadono nel bacino idrografico del Torrente Quargnasca, e separano tra loro le vallette collinari bagnate da due affluenti di questo corso d'acqua, il Chiebbia (ad ovest) e il Riasco (ad est). Il toponimo Zumaglia deriva da zumaja, un termine biellese che significa mammella, e si riferisce a come le due colline gemelle appaiono se viste da lontano.Su questa collina alla fine del XIII secolo sorse il castello che fu dei vescovi di Vercelli, passò poi a feudatari dei Savoia fino a diventare dei Ferrero Fieschi di Masserano. questi a metà del '500, lo cedettero alla Francia che occupò il Piemonte. In seguito a questo tradimento verso la casa sabauda, i Savoia lo fecero attaccare e distruggere nel 1558. Quasi 400 anni dopo, il castello fu ricostruito sugli antichi ruderi da Vittorio Buratti e la collina fu trasformata in un giardino. Non si tratta quindi di un area naturalistica propriamente detta ma di un giardino di valenza storica, culturale e moumentale che rispecchia un idea di un visionario. Il giardino accoglie statue, vasi e vasche di stampo classico e ospita specie arboree tipiche del meditteraneo e sottolinea il clima mite della collina biellese particolarmente ben esposta. Il castello sorge allineato con il viale in uscita dal parco della Malpenga di cui Vittorio Buratti divenne conte. Il castello con il suo giardino meditteraneo, fu inaugurato nel 1938 ed è curioso che di ciò ne diede notizia il New York Time nel 1939, anno dell'Esposizione Mondiale di New York in cui Vittorio Buratti fu capo-delegazione del padiglione italiano, publicò un articolo in cui menziona il restauro del Castello di Zumaglia, in cima al Brich. Il parco comprende una strada acciotolata che risale la collina, una casa di guardia costruita per ospitare il custode e il giardinere e Cascina Alé, casa colonica circondata un tempo da un orto modello, un frutteto e una vigna impiantata per realizzare il vino tipico Alé, nei decenni scorsi adibito a punto di ristoro e,sulla cima della collina, il piccolo castello in pietra con terrazza panoramica a 360°sul bellissimo e verde territorio Biellese. Il castello è circondato da un parco nel quale sono tuttora presenti alberi di specie rare o esotiche anche di notevoli dimensioni. I fitti boschi di castagno che ammantano il Mont Prève sono invece quelli tipici della collina biellese. Per il Brich di Zumaglia transita la GtB (Grande traversata del Biellese), un lungo itinerario escursionistico che percorre a quote medio-basse tutta la provincia di Biella. Nel parco si possono percorrere sentieri nel bosco e strade acciottolate per un totale di circa 4000 metri.Ci piacerebbe che il Brich di Zumaglia diventasse il NOSTRO/VOSTRO luogo del cuore,che ritornasse alla sua passata bellezza quale giardino fruibile da tutti i cittadini,sia locali che ospiti del nostro territorio,inserito nei percorsi di interesse culturale e naturalistico del Biellese.
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