In poche centinaia di metri Borgo San Martino svela gioielli inattesi e ben custoditi. La prima tappa è Palazzo Longhini, composto da una casa-torre del ‘300, e da due edifici: uno di inizio ‘500, dal cortile ornato con un’elegante fontana del 1670; l’altro di inizio ‘800 con giardino pensile sulla valle del Borlezza. Proseguendo in lieve salita si incontra la Chiesa delle Anime purganti, edificata nel 1698 dai Confratelli del Suffragio dei Morti. Poco oltre, adiacente alla sagrestia della parrocchiale, sorge una cappella dove è stato scoperto nel 1968 un ciclo di affreschi firmato e datato nel 1517 da Antonio Boselli, oltre a conservare strappi di affreschi del tardo ‘400 e di inizio ‘500 provenienti da altri edifici del paese. In piazza della chiesa, la parrocchiale di San Martino, con la Resurrezione del 1578 di G.B. Moroni, fronteggia Palazzo Foresti, costruito nel 1550 sul castello risalente al XIV secolo, di cui rimane la torre difensiva, mantenendone la struttura a corte.