Borgo fortificato di Quaglietta, situato sul territorio del comune di Calabritto, ospita un castello che secondo la leggenda nasce come presidio militare, opera organizzativa e difensiva longobarda, favorito sicuramente dalla sua posizione strategica sullo spuntone roccioso su cui si erge, al centro della Valle. Il forte creava uno sbarramento contro gli attacchi dei Saraceni che, diretti verso le zone interne, sbarcavano tra Paestum e Salerno, e risalendo il corso del fiume Sele, effettuavano razzie e devastazioni anche nella Valle. In riferimento all'origine del Castello si presume, dati anche i ritrovamenti in altre località limitrofe che hanno più o meno storia simile, che esso sia da collocarsi nel periodo medioevale, Oggi rimangono poche tracce dell'impianto originario del castello, che si erge maestoso, a difesa dell'antica via Salerno-Siponto che nel Medioevo conduceva i pellegrini al Santuario di San Michele sul Gargano. Il castello venne incorporato, nel 1807, nel Principato Ultra. La struttura è a pianta quadrilatera, con il quarto lato alquanto irregolare, e si articola attorno ad un cortile, sul quale si affaccia la dimora feudale. Nel punto più alto della roccia su cui si fonda il borgo, si innesta la principale torre difensiva, il donjon, da cui si dominava tutto il territorio circostante. Al castello si accede attraversando il borgo medioevale.Il castello fu ampliato nel XVII secolo dal Barone de' Rossi, che provvide soprattutto a restaurare la torre centrale. Danneggiato dal sisma del 1980, il castello è allo stato attuale oggetto di un intervento di restauro.