Nella frazione di Cison di Valmarino, Rolle sorge in posizione scenografica. E’ avvolta da antichi terrazzamenti a vigneto che, digradando regolari, disegnano armoniche geometrie. Qui passa la Strada del Prosecco: un percorso di 90 km che valorizza il territorio delle Prealpi Vicentine, con le sue preziose realtà vinicole e tesori storico-artistici.
L’aspetto a mosaico del paesaggio è il risultato di pratiche antiche e rispettose dell’ambiente: i piccoli vigneti sui ciglioni (strette terrazze) coesistono con angoli di bosco, i villaggi sono nelle vallate oppure sulle sommità. Si tratta di un paesaggio che, sapientemente modellato dall’uomo sin dal XVII secolo, è ricco di quei valori culturali che oggi sono minacciati dai pericoli della globalizzazione, quali l’abbandono, la perdita di identità e l’omologazione delle colture. L’affermazione della moderna viticoltura – basata sull’uso di una o poche linee genetiche - rischia di far scomparire le colture “eroiche” di agricoltura di montagna, con raccolta a mano.
Nel 2004 il FAI ha inteso riconoscere i valori della “viticoltura eroica” ancora praticata a Rolle, eleggendo la località a 1° Borgo FAI. “Rolle Borgo FAI” è un progetto pilota a scala nazionale che ha come obiettivo la valorizzazione delle peculiarità culturali e antropologiche locali per uno sviluppo sostenibile.
Il territorio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, nel 2019, è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità Unesco.
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