Le origini altomedievali del borgo sono riconducibili al monastero di S. Stefano in Lucania, attestato nell’anno 829 e fondato dai monaci benedettini dell’Abbazia di Farfa, gli stessi che probabilmente promossero l’edificazione del Castellum Tornariciae. Tracce del borgo fortificato sono ancora presenti nel centro storico, come diversi palazzi signorili e l'antica chiesa di S. Vittoria, e sarà possibile scoprirle nel corso della passeggiata guidata. Ciò che conferisce al borgo un fascino unico, rendendolo un vero e proprio museo all'aperto, è il susseguirsi di opere musive che colorano le vie e le piazze. Grazie al progetto “Un mosaico per Tornareccio”, ideato nel 2006 dal gallerista A. Paglione, ogni anno artisti di fama internazionale partecipano ad una rassegna d’arte contemporanea e le opere vincitrici vengono trasformate in mosaici dal Gruppo Mosaicisti di Ravenna. Tornareccio è anche la capitale abruzzese del miele, di cui sarà possibile scoprire le antiche fasi di preparazione.