Savoca sorge sui monti Peloritani, a circa 300m sul livello del mare, conserva vestigia di origine medievale, rinascimentale e barocca. La storia della cittadina di Savoca affonda le sue radici all'epoca della Sicilia romana, quando, secondo alcuni storici, fu fondato il primo nucleo dell'attuale centro storico. Il sito venne frequentato in epoca bizantina e successivamente venne valorizzato durante l'Emirato di Sicilia, a partire dal IX secolo.
Fu però nel XII secolo, con l'istituzione del Regno di Sicilia, che la cittadina collinare assurse a centro principale della Valle d'Agrò e della riviera ionica siciliana compresa tra Messina e il Fiume Alcantara (insieme a Taormina), acquistando il prestigio che le consentì di raggiungere tra il XV e il XVIII secolo un notevole sviluppo politico, religioso, economico e culturale.
Nel XIX secolo iniziò la decadenza; lo spopolamento, dovuto alla migrazione degli abitanti verso i centri rivieraschi o fuori dalla Sicilia, mise in serio pericolo la sopravvivenza di Savoca, che ad opera del regime fascista perse la sua autonomia comunale nel 1929 con l'aggregazione a Santa Teresa di Riva, riconquistandola solo nel 1948. Solo negli ultimi 45 anni, questa decadenza sembra essersi arrestata, grazie al turismo. Oggi Savoca è una città d'arte, inserita nel circuito dei Borghi più belli d'Italia.