CHIESA DEI SANTI FILIPPO E GIACOMO DI NICOLA

LUNI, LA SPEZIA

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CHIESA DEI SANTI FILIPPO E GIACOMO DI NICOLA

In posizione dominante, a pochi minuti in auto dagli scavi di epoca romana dell’antica Luni, nel Comune di Luni, in provincia di La Spezia sorge un piccolo borgo medioevale di nome Nicola, che si affaccia sulla Val di Magra. La sua storia risale ai tempi degli antichi Liguri Apuani: di questo si trova traccia ancora oggi percorrendo i suoi vicoli lastricati di pietre e ciottoli di fiume, in particolare nel selciato che costeggia la Chiesa del Santi Giacomo e Flippo, posta alla sommità di questo magico borgo. Su queste lastre sono infatti incise scritte e simboli che, in parte tradotte, sono ancora oggi oggetto di studio. Fino a circa il 1226 il borgo veniva indicato con il nome Micoria, toponimo che deriverebbe da “mica aurea” cioè miniera d’oro per l’esistenza di una miniera di calcopirite aurifera posta a nord del paese che ben presto si esaurì. Da allora, la storia di questo borgo, è stata sempre tormentata e soggetta, proprio per la sua posizione strategica, a varie dominazioni, fra cui i Fiorentini guelfi (di cui si può apprezzare il passaggio proprio all’ingresso del paese dove si erge il castello con la torre pentagonale) e i genovesi. Chi sale fino al nostro piccolo borgo che dista pochi minuti dalla trafficatissima via Aurelia, rimane colpito dal luogo, dallo splendido panorama che abbraccia un ampio tratto di mare e in cui il mare della Toscana e della Liguria si fondono perdendosi all’orizzonte, dal silenzio, dalla natura circostante, dai vigneti da cui si estrae un nettare prezioso come il vermentino dei colli di Luni, dalla sua storia. A Nicola vi è un microclima eccezionale che ospita giardini nascosti che si susseguono fra le case che sono poste come una fortezza difensiva. Camminando fra i vicoli, si incontrano le Maestà alto e bassorilievi per lo più in marmo posizionati su case e muri caratterizzate da immagini religiose fino ad arrivare alla piazza della Chiesa dove si erge come a chiusura di una splendida scenografia, la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, caratterizzata da una facciata in stile barocco, molto probabilmente costruita su di una cappella bizantina del VI-VII secolo. Ai lati del frontone sono riconoscibili le statue dei Santi Filippo e Giacomo. All’interno colpisce la ricchezza della chiesa dove è presente un organo a canne che fu costruito nel 1842 dalla ditta Nicomede Agati di Pistoia. Durante la lavorazione furono utilizzate dagli Agati anche alcune parti dell’organo antico risalente agli inizi del ‘700. Oggi è tornato a risuonare grazie a un lungo lavoro di restauro grazie al contributo CEI e della Fondazione Carispe. All’interno della chiesa vi sono pregevoli opere d’arte fra cui una tela seicentesca del pittore carrarino Riccardo Martelli, un ampio coro in noce intagliato del XVII secolo e altre preziosità che vale la pena di venire a scoprire. Partecipare al censimento del Fai è un’occasione preziosa e unica per far conoscere e salvaguardare questo luogo suggestivo e affascinante e ci auguriamo che il voto di tutti voi ci permetta di fare il miracolo: riuscire a sostenere il nostro borgo e la nostra splendida Chiesa

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