BORGO DI LAVARIANO IN FRIULI

LAVARIANO, UDINE

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BORGO DI LAVARIANO IN FRIULI
Borgo di Lavariano Mortegliano, Udine Lavariano è un piccolo centro abitato, nel Comune di Mortegliano (UD), che conta poco più di novecento persone ed è situato nella pianura friulana a circa quindici chilometri a sud di Udine. Accreditato come Borgo Rurale del Medio Friuli dalla Comunità Europea nel 2006, trova le sue origini dalla centuriazione romana avvenuta a seguito della fondazione di Aquileia del 181 a.C. Probabilmente l'area fu affidata al cavaliere romano “Laberius” che costruì la sua villa rustica nel fondo agricolo a lui assegnato, il “praedium Laberianum”, da cui il nome Lavariano. Molti sono i reperti archeologici romani rinvenuti nell'area agricola ove verosimilmente sorgeva la villa che ora è identificata col toponimo locale di “Braide de siore”. Nel corso della storia a Lavariano si stabilirono anche i Longobardi, popolazione di origine germanica, che fissarono in questo territorio un presidio fortificato. Oltre ai molteplici ritrovamenti archeologici rimane a testimonianza storica anche la chiesetta campestre dedicata a San Giovanni Battista situata nell'odierna area cimiteriale. Ai Longobardi successero i Franchi guidati dal re Carlo Magno, il quale nel 776 donò il territorio di Lavariano a Paolino che fu “maestro di grammatica a lui molto caro”; Paolino nel 787 divenne Patriarca d'Aquileia. Durante il Medioevo il territorio fu soggetto a molteplici invasioni barbariche, soprattutto quelle ungaresche del 900 che non lasciarono indenne l'abitato. Lavariano risorse per iniziativa dei Patriarchi di Aquileia che permisero l'edificazione di un “castellum” nel quale svettava, quale baluardo difensivo, una torre che nella sua essenza originale è giunta sino a noi (il “Tôr”). La prima notizia storica che attesta la sua presenza risale al 1039, quando in un documento si fa riferimento alla “Turris Laberiani”. La torre e il “castellum” furono di proprietà di una casata di nobili “de Labariano” poi divenuti “De Strasho” ovvero la dinastia dei conti Strassoldo. I feudatari realizzarono una grande opera assai utile a Lavariano; infatti, fu portata la Roggia, attualmente detta di Palma, derivata dal Torrente Torre più a nord, lungo la quale sorsero successivamente due mulini (uno dei quali ancor oggi conosciuto come “Mulino Cogoi”) e un battiferro. Il Patriarcato mantenne il suo potere per molti anni attraverso illustri personaggi, quale Raimondo della Torre, fino alla sua caduta ad opera della Serenissima. Seguì un periodo di dominazione austriaca fino alla inclusione nel Regno d'Italia nel 1866. Sono storia recente le due Guerre Mondiali che hanno fortunatamente risparmiato le principali strutture storiche, quali la chiesetta campestre e la torre millenaria simbolo quest'ultimo del quale si fregiano molte associazioni paesane e che ha ispirato poeti e compositori di villotte. Il borgo conserva ancora le architetture tradizionali dei paesi friulani di pianura, con muri di sasso a vista, androne, portali di ingresso ai cortili interni ad arco ribassato ed antichi affreschi murali devozionali.
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