Corbignano è un piccolissimo borgo fra Firenze e Settignano. La sua storia ha origine in epoca antichissima, probabilmente come parte del sistema di insediamenti etruschi lungo il percorso della via Cassia. L’origine del nome è fatta risalire alla gens romana dei Corvini.
Il toponimo di Corbignano è citato, per la prima volta, in un documento del 1188 relativo ad una locazione di un appezzamento di terreno.
Nel XIV secolo Boccaccio aveva a Corbignano una casa con podere, tuttora esistente, chiamata “Il Buon Riposo”, come risulta da un contratto di vendita del 1336. Molti dei paesaggi descritti nelle sue opere corrispondono a quelli lungo il torrente Mensola limitrofo al borgo. Mensola è anche il nome della ninfa protagonista del Ninfale Fiesolano.
Dall’antichità fino ai primi del ‘900 gli abitanti di Corbignano si dedicarono alla lavorazione della pietra, proveniente dalle vicine cave. Fra le famiglie di scalpellini si ricordano i Betti che dopo aver lavorato a Firenze e nella provincia, divennero famosi scultori e architetti in Francia con il nome di Les Justes, da quello del capostipite: Giusto.
Molte testimonianze dell’attività della lavorazione della pietra sono ben visibili nelle case del luogo. Caratteristiche sono le corti tutte lastricate in pietra.
Nella piazzetta antistante l’inizio del borgo si trova l’antico oratorio della Madonna del Carro.