Apecchio fu fondata dai Piceni (VIII sec. A.C.) e venne chiamata “Pico” da cui derivò il nome. Ai Piceni seguirono gli Umbri che la chiamarono ”Pico Marzio” e i Romani. Nel settimo secolo appartenne al regno Longobardo di “Tuscia”. Sino al Trecento fu dominio di Città di Castello; nel 1410 divenne proprietà della famiglia Ubaldini della Carda e nel 1514 fu elevata a contea e tale rimase fino al 1752. Una storia che ha lasciato significative testimonianze del passato, le cui vestigia più importanti appartengono al periodo medievale: il Ponte “a schiena d’asino” del XIII sec.; la trecentesca chiesa di Santa Lucia al cui interno sono affreschi di probabile scuola giottesca; la Torre Campanaria (XIV sec.) che costituiva l’ingresso principale al castello; la Macina da Guado; Palazzo Ubaldini, che porta i tratti caratteristici dell’architettura quattrocentesca; il ghetto ebraico; la Pieve di San Martino edificata prima dell’anno mille (XI sec.) sulle rovine di un tempio pagano.