La sede della Biblioteca Nazionale di Cosenza, già Seminario Arcivescovile, fin dalla costruzione (fine 800-inizi 900),fu luogo di un importante rinvenimento archeologico:una stele funeraria in marmo bianco con iscrizione in greco del II-III sec.d.C. Negli anni 1989-90 sono state messe in luce strutture brettie del IV-III sec a.C., riutilizzate in età romana: muri a secco con ciottoli di varie dimensioni su laterizi disposti orizzontalmente,delimitanti almeno tre ambienti. Il muro diagonale sembra di fattura quattrocentesca, così come una porzione di pavimento, obliterato dalla costruzione delle strutture del Seminario. Con la rimozione di uno strato (forse il piano di calpestio di un orto di epoca rinascimentale o successiva),furono evidenziati altri muri.Sono stati rinvenuti i resti di una vacca travolta dal crollo delle strutture, avvenuto probabilmente a seguito di un sisma fra il I e il II secolo d.C. e che determinò l’abbandono di questa parte dell’abitato forse fino al XVI sec.