La Classense deve la sua origine e il suo nome di abbazia e biblioteca ai monaci Camaldolesi che, fuggiti dai luoghi insalubri e insicuri di Classe, dopo la battaglia di Ravenna del 1512, si rifugiarono all’interno delle mura cittadine. Costruirono il complesso del monastero, che comprende anche la Chiesa di San Romualdo e i due chiostri, per non meno di trecento anni. Per la maestosità architettonica, per la solennità delle decorazioni scultoree e dei cicli pittorici fra il Cinquecento ed il Settecento divenne la più importante delle abbazie appartenenti all’ordine camaldolese. L’ordine disponeva della Pineta di Classe, alla quale sono legate molte delle vicende storiche della città.
La costruzione del primo chiostro avvenne nel momento in cui i monaci Camaldolesi di Classe giunsero a Ravenna e cominciarono a edificare la grande fabbrica del monastero; mentre il chiostro grande, ampio e luminoso, è stato realizzato fra il 1611 e il 1620 su disegno dell’architetto Giulio Morelli.