Belmonte del Sannio è un piccolo borgo circondato da uno splendido paesaggio e ricco di costruzioni e monumenti che vanno dal 295 a.C. al XVIII° secolo. E' situato a 864 metri s.l.m., su un colle che si eleva sul versante destro dell’alta valle del torrente Sente affluente del fiume Trigno. Un borgo agli estremi confini della provincia di Isernia verso l’Abruzzo, con cui è collegato da un gigantesco ed altissimo ponte, ritenuto tra i più grandi ed alti d’Europa.
Belmonte del Sannio è uno dei dodici comuni facenti parte della Comunità Montana “Alto Molise”, appartenente alla Diocesi Vescovile di Trivento (Campobasso). La parte più antica, costituita da vie strette e tortuose d’aspetto medievale, si sviluppa ai lati del paese. Belmonte del Sannio, è circondato da uno splendido paesaggio e ricco di costruzioni del XVI- XVIII secolo, tra i più importanti è da ricordare:
La Torre Longobarda (1000 d.C.); il Palazzo dei Principi Caracciolo (1650-1806) dimora dei baroni Lemmis; Tomba di Ovio Paccio condottiero Sannita (295 a.C.); la chiesa madre dedicata al Santissimo San Salvatore (1600 d.C.); le mura ciclopiche sul monte Rocca l’Abbate; il palazzo gentilizio della famiglia Di Filippo (1888 d.C.) col bel portale ottocentesco e sulla facciata la lapide dei carbonari Belmontesi; il Palazzo Natarelli (1930 d.C.) con pregevoli portali ed altri lavori in pietra; casa natale di Tommaso Lemme medico chirurgo e scrittore; ruderi della chiesa di Santa Maria della Noce; ruderi del convento di Piana della Chiesa nel omonima località; chiesa del Purgatorio ora casa Comunale; il campanile sulla cui facciata è posta la lapide dei caduti in guerra nella I e II guerra mondiale; il Fondaco dei Principi Caracciolo ex magazzino sito nella Piazza Risorgimento; i trulli sparsi nelle campagne belmontesi; il lavatoio, il bosco dell’Impero, il bosco della Difesa, il bosco di Rocca l’Abbate; il bosco delle Portelle; il torrente Sente, il torrente Carcamo, il ponte sul fiume Sente (altezza metri 200) costruzione della ditta Pontello di Firenze;
RINCORRERE LA STORIA
Belmonte del Sannio è il “BELLIS MONS” dei Regesti Angioini. Monte di Bellezza o monte di guerra.? Data la sua altitudine, ambo le ipotesi sono ammissibili: la prima per l’esteso e vario panorama che vi si gode della valle del Sente - il ripido fiume confinale tra l’Abruzzo ed il Molise e la seconda, perché il luogo doveva essere inespugnabile o quanto meno sicuro. Lo stemma del Comune – un leone dorato con una corona argentata, con la lettera “B” sul colle più alto, su tre colli verdi e con cielo azzurro, pare propendere per l’ipotesi bellica. Nei tempi Normanni e Svevi fù dominio dei Borrello. Dall’avvento della Monarchia Angioina in poi le vicende sono alquanto oscure. Dal secolo XIII - al XIV il feudo fu dei Cantelmo e dei Filangeri. All’inizio del XV secolo divenne feudo dei Sangro. Nel 1436 fu concessa a Giacomo Caldora. Nel 1443 Alfonso I d’Aragona assegnò Belmonte ai germani Marino, Tiberio, Galeazzo e Giovanni Caracciolo, ai quali venne riconfermata da Re Federico nel 1498. Belmonte fu tenuta in signoria dai Caracciolo fin’oltre la prima metà del secolo XVII, ed in tale arco di tempo venne da essi venduta a Carlo Tappia. Nel 1648 alla morte di questo titolare Belmonte tornò in possesso dei Caracciolo che la tennero in dominio fino all’abolizione della feudalità. Dal 1382 venne staccato dalla Contea di Molise e con real decreto del 4 maggio 1811 n. 922 fù separato Belmonte dalla Provincia di Abruzzo Citra, assegnandola alla provincia di Molise distretto di Isernia, circondario di Agnone. Con R.D. 22.01.1863, in conformità della deliberazione del Consiglio Comunale del 30.11.1862, Belmonte venne autorizzata a chiamarsi “BELMONTE DEL SANNIO” per differire da omonimi.