La Basilica di San Nicola da Tolentino (1245-1305),tra i santuari più importanti dell'Italia centrale. Il suo chiostro rappresenta un luogo ricco di suggestione. La struttura è ben inserita nel contesto architettonico del centro storico della città. Le fontane si trovano nelle immediate adiacenze. La scelta, oltre agli indiscutibili valori artistici, rappresenta un momento di vicinanza alla comunità colpita dal sisma (2016) e vuole rappresentare un forte segnale di ripresa economica e sociale
Il CHIOSTRO è il più antico esempio di chiostro mendicante italiano. La controversa datazione per il quale si sono proposti gli anni 1310-1340 oppure intorno al 1370.Sulla parete nord del chiostro, presso l'uscita laterale, da notare la Madonna col Bambino ascrivibile alla Scuola giottesca del trecento attiva nel Cappellone di San Nicola. La basilica viene completata e arricchita nei secoli successivi. Nel 1476 viene dedicata a San Nicola da Tolentino che era stato ospitato nell'annesso convento per circa trenta anni, fino alla sua morte (1305). LE FONTANE: Fontana delle conchiglie(1844), Fontana dell'Esposizione universale di Parigi- Fontana dei Putti(1889) e Fontane degli animali.
Il CHIOSTRO: tra i principali caratteri architettonici si segnalano i capitelli che sorreggono le arcate e i bacini ceramici; di interesse, il piccolo pozzo detto di San Nicola. BASILICA: interno rettangolare con soffitto ligneo a cassettoni e otto cappelle. CAPPELLONE DI SAN NICOLA - parzialmente visibile a causa di restauri in corso dopo il sisma del 2016 - con i suoi affreschi di scuola giottesca. Tra gli artisti: GIOVANNI FRANCESCO BARBIERI detto “IL GUERCINO” (1591-1666), La visione di Sant'Anna(1640). GIOVANNI ANASTASI (1653-1704), autore affreschi del Chiostro. GIUSEPPE GHEZZI (1633-1721), Pala del 1663. GIUSEPPE LUCARELLI (1751-1828). DOMENICO MALPIEDI, attrib.(1570/75-1651), allievo del Barocci, Adorazione dei pastori. Altro bene, LE FONTANE. In piazza Silvery, la fontana delle conchiglie - le nuove conchiglie(2018) in sostituzione di quelle danneggiate dal sisma sono state donate da uno scalpellino di Matera. Una fontana in pietra bianca che per secoli ha fatto bella mostra al centro della piazza (costruzione originaria risalente al 1460). A seguire, la fontana dell'esposizione universale di Parigi(1889) e la fontana degli animali(opera di Nino Patrizi).